Il Movimento Popolare per Bisignano sull'autonomia del "Siciliano"

Politica

(di Mario GUIDO)


Sulla vicenda dell’autonomia dell’IIS “E. Siciliano“ di Bisignano, interviene con un proprio documento il “Movimento Popolare per Bisignano“ presieduto da Graziano Fusaro che comincia col manifestare stupore e sorpresa per la scarsa considerazione che il Governatore della Calabria, On. Mario Oliverio e la sua Giunta avrebbero avuto per il comune di Bisignano, annullando l’accorpamento del Liceo Classico di Torano che avrebbe garantito l’autonomia all’Istituto Superiore di Bisignano.

Dopo aver ricordato che già nel 2011, allorquando era presidente della Provincia di Cosenza, Oliverio aveva favorito l’accorpamento all’ Istituto di Bisignano del Liceo Classico di Luzzi poi ratificato dalla Giunta Scopelliti, quelli del Movimento Popolare per Bisignano stigmatizzano il comportamento dell’Amministrazione Comunale di Torano Castello e della sua classe politica che, tranne qualche lodevole eccezione, hanno gridato allo scandalo per lo scippo perpetrato ed il danno subito.

Il documento del MPPB prosegue riportando quanto detto dal dirigente scolastico , Franco Murano, che riteneva l’accorpamento fra le due istituzioni scolastiche confinanti un provvedimento ragionevole ed utile sì a ridare l’autonomia al “Siciliano“, ma soprattutto a consentire, nel futuro, la nascita di un polo scolastico nella Valle del Crati a più indirizzi di studio, considerato anche che il “Siciliano“ è ritenuto una delle scuola di qualità, al cui valore formativo contribuiscono non pochi docenti e personale ATA di Torano C..

Inoltre il documento prosegue rivolgendosi all’Amministrazione Comunale di Bisignano perché eviti comportamenti passivi e faccia valere con forza le ragioni del territorio nelle sedi competenti. Invita inoltre gli amici della sezione del PD locale ad una presa di coscienza coraggiosa in difesa del territorio e rivolge il proprio apprezzamento per l’azione del consigliere provinciale Lucantonio Nicoletti e per l’impegno profuso.

Il documento del MPPB si conclude manifestando la speranza che il 2016 non porti la famigerata piattaforma per le solite logiche perverse della politica e che il futuro delle nostre scuole non sia il frutto di scelte sbagliate di coloro che possono disporre di maggior peso politico.

Stampa