Lo stress dei cittadini bisignanesi in mancanza dei loro medici di base

(di Mario GUIDO)

Continua lo stress per i circa 8 mila cittadini di Bisignano che, all’improvviso, si sono trovati privi dei loro medici di fiducia che sono stati coinvolti nell’inchiesta detta del “Fentanil“ e sono stati sospesi per tre mesi su provvedimento dell’autorità giudiziaria. Si tratta dei tanti bisignanesi che hanno scelto, a suo tempo, di essere curati dai sei medici indagati che sono stati sostituiti da altri professionisti che sono tenuti a prestare la loro opera, nei giorni e nelle ore stabilite, in locali di fortuna e in una situazione non proprio felice.

Coloro che hanno bisogno di ricorrere al medico sono costretti ad aspettare il proprio turno, stipati in un angusto corridoio, a stretto contatto di gomito, contro ogni regola di riservatezza e di igiene. E’ vero che si tratta di un’emergenza, ma in casi come questi, occorre trovare le soluzioni migliori per evitare che al disagio cui l’assistito va incontro nel non trovare il proprio medico di fiducia, si aggiunge lo stress della lunga attesa che, a volta, dura alcune ore.

Questo succede anche perché chi ha organizzato l’attività dei medici in sostituzione di quelli sospesi non ha avuto, forse, il tempo di pensare al numero di assistiti in carico a ciascuno dei sanitari, per cui si verifica un maggior lavoro per chi è stato chiamato a sostituire il medico con 1500 mutuati, mentre la situazione cambia per chi sostituisce chi aveva qualche centinaio di pazienti. Un altro punto che bisognerà regolare meglio è l’orario delle prestazioni nei vari giorni della settimana.

Attualmente si verifica che la mattina del lunedì non c’è nessun medico che presta servizio, tranne i tre medici di base che non sono interessati dalla vicenda giudiziaria. Tuttavia, in paese, si nota una sostanziale solidarietà per i professionisti implicati e tutti si augurano che i ricorsi che questi hanno prodotto abbiano il risultato sperato nei tempi più brevi. Pare, infatti, che i sei medici sospesi si sono rivolti al giudice del riesame ed al TAR Calabria che dovrebbero far conoscere le loro decisioni al più presto.

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