Bisignano e il terremoto

Cronaca

(di Mario GUIDO)

L’evento sismico che ha colpito così duramente tanti paesi dell’Italia centrale è entrato ormai nelle coscienze di tutti noi calabresi per il fatto di vivere su un territorio come la Calabria che, da sempre, è considerata terra “ballerina” di primo grado che nel corso dei secoli passati è stata flagellata da terribili tremuoti. Per quanto riguarda in particolare la città di Bisignano, nelle informazioni fornite, in questi giorni, dal responsabile della protezione civile, Carlo Tanzi e pubblicate ieri su queste pagine, il nome di Bisignano non figura proprio fra i centri della fascia presilana i cui territori sono considerati ad alto rischio per le numerose faglie esistenti che potrebbero dare origine a forti terremoti.

L’esclusione del comune di Bisignano dall’elenco di tutti questi centri è certamente frutto di un svista o di una dimenticanza e non deve, per nulla, illudere i suoi abitanti che, invece, conoscendo la propria storia relativamente ai terremoti, devono avere, sempre più, la consapevolezza di come affrontare un eventuale sisma. Da parte sua l’Amministrazione comunale ha provveduto ad adottare, per tempo, un proprio Piano di protezione civile che prevede tutti i provvedimenti da adottare anche nel caso di emergenze dovute ad eventi sismici.

Ovviamente la consapevolezza non basta, necessita una programmazione su base regionale che il governo regionale della Calabria ha già predisposto prevedendo anche un aiuto per tutti quei comuni che non si sono dotati di un proprio Piano per l’emergenza. Per quanto riguarda la città di Bisignano, la storia riporta gli eventi sismici che l’hanno interessata con notizie ufficiali che risalgono al 1638, esattamente il 27 marzo, quando una tremenda scossa tellurica causò il crollo di 170 case e altre 173 furono rese inabitabili.

Altri terremoti di minore intensità si verificarono tra gli anni 1783 – 1870 e provocarono il crollo dei ruderi del Castello che sorgeva sull’omonima collina, già ferito a morte dai precedenti sismi. Quello che distrusse Bisignano fu il terremoto del 1887 che provocò il crollo di 900 case, 23 vittime e 60 feriti su una popolazione di 4400 abitanti. Due interi rioni, quello di Piazza-Piano e Santa Croce furono rasi al suolo; gravissimi danni riportarono il Duomo, San Domenico, la Riforma, S. Francesco e i Cappuccini. Altri terremoti si verificarono tra il 1905 ed il 1980 senza gravi conseguenze.

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