Potenza del maligno o impotenza della fede? A Bisignano qualcosa non funziona

(di Alberto DE LUCA)

Non si possono trattare i fedeli alla stregua d’ignoranti. A Bisignano qualcosa non funziona e i luoghi sacri vuoti ne testimoniano l’evidenza. Non è ammissibile che nella chiesa locale si percepisca la mancanza di armonia. L’umiltà del popolo bisignanese è la base fondante della comunità.

Alcuni prelati che operano nel territorio da molto tempo lo sanno bene, non è possibile prevedere umiltà senza offrire servizio e devozione. Eppure, ogni volta che si assiste alla funzione liturgica, la lingua batte sempre dove il dente duole. Anche in un luogo santo si sbaglia e volesse il cielo, la responsabilità è dei fedeli poco propensi al dovere di Cristiani.

Tuttavia, i volti tristi dei partecipanti alla Santa Messa domenicale nel chiostro del Sant’Umile, non sono frutto soltanto della fantasia di qualche osservatore malizioso ma rivelano in tutta la loro manifesta potenza, l’insoddisfazione di una chiesa che probabilmente non riesce a comunicare al cuore dei fedeli l’immagine del Cristo risorto. Potenza del maligno o impotenza della fede?

Intanto, la vita religiosa nel paese di Sant’Umile continua a manifestarsi, grazie anche al contributo di qualche parroco impegnato e giovani fedeli al servizio della chiesa, senza però far mancare qualche battibecco ecclesiale, specialmente quando si tratta di trasformare i luoghi sacri in contenitori di attività “laiche”. Non che il laicismo non possa riguardare i luoghi di culto, ma quando ciò avviene in maniera troppo evidente, fino a superare il principio stesso per cui quel luogo esiste, allora bisognerebbe fare una pausa di riflessione e rimarcare il limite della sacralità.

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