I fratelli Pontedoro, punto di riferimento artistico-culturale in Friuli

Cultura

(di Mario GUIDO)


Due fratelli calabresi di Bisignano sono riusciti a trasferire la tradizione plurisecolare dell’arte della liuteria rappresentata, sin dal 1700, dalla dinastia dei De Bonis di Bisignano, nel Friuli Venezia Giulia, trapiantando la loro bottega d’arte nel centro storico di Trieste, dove un liutaio in attività mancava ormai da diverse decine d’anni. Si tratta di Andrea e Luca Pontedoro che sono riusciti a diventare un punto di riferimento d’eccellenza per tanti studiosi, appassionati e musicisti del nord est d’Italia.

Il maestro Andrea Pontedoro, diplomatosi liutaio nel Centro Regionale di Formazione Professionale della Regione Calabria, seguì gli insegnamenti per la costruzione del violino con i maestri Gabriele Carletti e Fiorenzo Copertini Amati, con la supervisione del maestro Vincenzo De Bonis e si diplomò con il massimo dei voti. Dopo un breve periodo trascorso tra Firenze e Bologna, si trasferì ad Edimburgo dove creò la sua bottega e rimase a costruire violini per cinque anni.

Nel 2000 rientrò in Italia e si stabilì a Trieste dove il suo laboratorio divenne, ben presto, un centro di cultura e di arte specializzato negli strumenti ad arco. In questi ultimi anni è stato raggiunto dal fratello, Luca Pontedoro che si è specializzato nella costruzione della chitarra, sempre seguendo la tradizione liutistica di Bisignano e dei celeberrimi fratelli Nicola e Vincenzo De Bonis. I due liutai calabresi sono stati oggetto di approfondite interviste da parte della BBC e della Rai la quale, nello scorso mese di dicembre, dedicò ai due, ormai famosi, fratelli liutai bisignanesi, una lunga intervista sul TGR del Friuli Venezia Giulia.

Ancora un esempio di questa nostra amata e vituperata regione Calabria che riesce ad essere presente, attraverso l’opera dei suoi figli, nel esclusivo mondo di una delle arti più rare e più difficili dell’umanità.


 

Stampa