Il consigliere Fucile critico sul costo di depurazione del servizio idrico comunale

Politica

(di Mario GUIDO)


L’arrivo, in queste ultime settimane, delle bollette del servizio idrico del Comune di Bisignano, ha suscitato, come al solito, lamentele e critiche da parte dei cittadini contribuenti che ritengono piuttosto salato il costo del consumo dell’acqua potabile e, addirittura, non dovuto il costo della depurazione che per una famiglia di tre o quattro persone, è arrivato a superare anche i cento euro.

Di questo avviso è il consigliere di opposizione, Francesco Fucile, capogruppo di “Bisignano al Centro” che oltre ad una interrogazione che sarà discussa nella prossima seduta del Consiglio Comunale che è stata richiesta dall’opposizione per discutere anche di questo, ha diffuso una nota stampa nella quale scrive: “La quota della depurazione nelle bollette dell’acqua potabile è davvero eccessiva”.

“Il Comune, inoltre, non ha sostenuto alcuna spesa in quanto il servizio è stato fornito in modo gratuito. La risposta dell’Amministrazione alla mia interrogazione conferma che in bilancio non sono previste spese per la depurazione. Allora come si spiega questo costo nella bolletta dell’acqua?”. “E non è tutto – prosegue Fucile nella sua nota – se il Comune che gestisce il servizio idrico non ha provveduto ad uno dei suoi principali obblighi contrattuali, quello della depurazione delle acque, il cittadino non è tenuto a pagare la quota parte della bolletta riferita alla depurazione”.

Alla fine il consigliere Fucile conclude col dire che, da diverso tempo, aveva suggerito all’Amministrazione di rivedere questo costo senza ottenere nessuna risposta, anche in considerazione della situazione di crisi generale che ancora persiste, non è giusto appesantire di più la situazione economica dei concittadini contribuenti.

Stampa