(di Ufficio Stampa Amministrazione Comunale)
Secondo notizie di stampa e della magistratura, nell’inchiesta era coinvolto anche il depuratore di Bisignano gestito dalla Consuleco di cui amministratore unico è Vincenzo Morise. Ora, la Consuleco vorrebbe dal dottore Grispo, per queste dichiarazioni rese a Rai Tre, addirittura un milione di euro. Certo ci vuole, tanto coraggio, ad invertire le parti e passare da “accusati” ad “accusatori”.
La giustizia farà anche questa volta il suo corso ed appurerà anche, come nei giorni dell’emissione dell’ordinanza di chiusura del depuratore e dello scandalo Eni che poneva il depuratore di Bisignano fra quelli coinvolti, la fila dei camion sulla strada del depuratore ci è sembrata addirittura aumentata. Con ogni probabilità le dichiarazioni dell’allora sindaco f.f. hanno avuto un impatto positivo.
Del resto, il dottore Grispo, come ogni altro attore in questa vicenda, parlava alla luce delle notizie trapelate, soggette, se non esatte, a rettifica. Non si capisce altresì come si chiedono i danni solo al dottore Grispo se, con ogni probabilità, anche affermazioni più gravi pervenivano da ogni parte. In ogni caso, l’inchiesta in corso da parte della Procura di Potenza chiarirà.
Attualmente, in atto c’è un’ordinanza esecutiva di chiusura del depuratore gestito da Consuleco che va eseguita, anche perché, qui è certo, già il Tar ha rigettato la sospensiva. Nel contempo, nel caso specifico, andranno trovati i responsabili della mancata esecutività e perseguiti come per legge. Il sindaco e l’amministrazione tutta condividono le dichiarazioni rese dal dottore Grispo, calate in quel contesto ed alla luce dei fatti allora narrati.