Il popolo ha detto "No" alla frusta

Politica

(di Alberto DE LUCA)

Dopo il sonante “NO” del popolo italiano al referendum e la stangata al burlone, c’è ancora chi sostiene l’esistenza di una maggioranza assoluta nel paese. Saccenti interlocutori delle poltrone televisive continuano a sostenere che la percentuale ottenuta dal “SI” è sovrapponibile a quella del PD. Ancora una volta certa classe informativa tenta di eclissare il risultato popolare sancito dall’ultimo referendum considerando l’elettore italiano incapace di poter decidere consapevolmente su una delicata materia come la propria libertà.

L’importante è continuare a vivere di chimere e a non accorgersi della realtà proponendo al popolo analisi falsate rispetto all’indicazione del voto. La vittoria del “NO” non è stata esclusivamente partitocratica come sostengono i molti del giorno dopo ma partorita dalla volontà popolare che per mesi ha studiato attentamente la materia referendaria non fidandosi più della classe politica in generale.

Il ritorno straordinario degli elettori alle urne non è solo il risultato della capacità politica ma il bisogno da parte della gente di esprimere il concetto sacrosanto che l’uomo solo al comando non funziona e che la Costituzione Italiana è sacra. Al referendum ha vinto la Costituzione e la partecipazione. L’indicazione politica uscita dal referendum è il voto subito, contro la volontà di certi parlamentari, perché non c’è più tempo da perdere con governi traghettatori e traditori del ceto medio. Il tempo della mungitura e dello spread è finito. L’Italia ha bisogno di un governo eletto a suffragio universale.

Con il “NO” è giunto al capolinea anche il potere di certi illustri potenti che avevano trasformato alcune regioni dell’Italia meridionale nella propria roccaforte. Il popolo italiano ha detto “NO” mettendo al bando la frusta. Giovani, precari, operai, poveri e disoccupati hanno bocciato congiuntamente la Riforma Costituzionale del burlone.

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