A Bisignano l’escalation negativa non si fermerà senza la luce della verità

(di Alberto DE LUCA)


Seguire il flusso nell'indifferenza, senza vigilare su niente, ignorando i virus nascosti del male, significa spalancare le porte alle più immani tragedie. I tratti insiti del qualunquismo dilagante accrescono il disordine sociale che si ritorcerà nei confronti dei cittadini.

Il 29 settembre del 2014, sul giornale digitale Qui Cosenza appariva la seguente notizia: “Incendio doloso nella notte a Bisignano, auto al rogo”.

«In via Principe di Piemonte, poco lontano dal centro storico, le fiamme intorno alle 4 del mattino hanno allertato gli abitanti della zona che si sono subito spesi per spegnere l’incendio. Secondo i primi rilievi si tratterebbe di un episodio di natura dolosa».

Il 18 giugno del 2016, sul notiziario locale Bisinews.it compariva il seguente articolo: “Il PD locale condanna gli episodi avvenuti nella cittadina”.

«Incendiate a Bisignano due auto della polizia municipale e due ambulanze della croce rosa di Bisignano».

Il 18 agosto del 2016, la redazione di Bisignanoinrete.com scriveva: “Intimidazioni contro il giornalista Guido. La solidarietà della città”.

«Per la seconda volta, nel giro di pochi giorni, il giornalista bisignanese Mario Guido, è stato vittima di un atto intimidatorio. Ignoti hanno cercato di dare fuoco all’abitazione dopo poche settimane dall’incendio doloso che ha distrutto l’auto del giornalista».

Il 23 dicembre del 2016, il sito Bisinews.it pubblicava il seguente titolo: “Dopo il dolo subito dall'assessore D'Alessandro, si chiede più sicurezza”.

«Il Movimento Popolare per Bisignano esprime la massima vicinanza al consigliere Mario D’Alessandro (incendiate le sue auto) ed ai suoi cari per la meschina intimidazione subita».

Il 10 gennaio 2018, Lacnews24 riportava il seguente comunicato: “ Auto in fiamme a Bisignano, indagano i carabinieri”.

«Il veicolo, distrutto dal rogo, una Fiat Doblò di proprietà di un imprenditore locale, per cause in corso di accertamento, è stata divorata dalle fiamme, non si esclude la matrice dolosa».

Il 14 gennaio del 2018, l’ANSA Calabria diffondeva il seguente ritaglio di cronaca: “Incendiate due auto di stranieri a Bisignano”.

«Due auto di proprietà di cittadini di nazionalità romena distrutte da incendi dolosi nell'arco di pochi giorni a Bisignano. Nella notte, nel centro del cosentino, è stata data alle fiamme un'auto appartenente ad un uomo di nazionalità romena mentre, in pieno centro storico, un'altra auto, intestata ad un cittadino straniero, anche lui romeno, era stata data alle fiamme con le medesime modalità».

Il 15 gennaio 2018, Gazzetta del Sud online metteva in evidenza quanto segue: “In fiamme un'altra auto di un romeno”.

«A distanza di tre giorni, il quartiere di Piano di Bisignano, torna ad essere teatro di un misterioso incendio di autovettura. L’ultimo rogo, nella notte tra sabato e ieri, è divampato in piazza Vittime della Strada. La berlina era parcheggiata a ridosso delle abitazioni, vicino ad altri mezzi che, per fortuna, sono stati spostati in tempo grazie all’allarme lanciato da alcuni passati».

Il 3 gennaio 2019, Qui Cosenza diffondeva la seguente cronaca: “Bisignano, in fiamme autovettura, probabile dolo”.

«Il sopralluogo non ha evidenziato elementi utili alle indagini ma il proprietario dell’auto giura di avere ricevuto minacce Incendio autovettura nella notte. Il fatto, accaduto nel periodo natalizio, potrebbe essere legato a una serie di minacce ricevute dal proprietario della vettura, nelle ore antecedenti all’incendio».

Il 21 febbraio 2019, Bisinews.t divulgava a mezzo stampa il seguente comunicato: “Minacce al consigliere Fucile, l'Associazione (Nuove Narrazioni) esprime piena solidarietà”.

«Nei giorni scorsi, il consigliere comunale Francesco Fucile, tramite una missiva anonima, ha ricevuto palesi minacce per l'impegno che svolge, come consigliere, nella ricerca di mascherare malefatte in ambito amministrativo. Una notizia che ha sconvolto l'opinione pubblica, le Forze dell'Ordine sono già alla ricerca di chi c'è dietro tali minacce, interrogando diverse persone che potrebbero essere a conoscenza dei fatti».

Per Albert Camus, gli esseri umani si dividono in tre categorie: quelli che preferiscono non avere niente da nascondere piuttosto che essere obbligati a mentire, quelli che preferiscono mentire che non aver niente da nascondere e quelli che amano sia mentire sia nascondere. La verità come la luce acceca. La menzogna, invece, è un bel crepuscolo, che mette in valore tutti gli oggetti. A Bisignano non c’è tempo da perdere e bisogna decidere da quale parte stare.


 

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