Rispetto e riconoscenza all’Arma dei Carabinieri

(di Alberto DE LUCA)


I Carabinieri non sono di destra o di sinistra ma contro il crimine e a favore della legalità. Il Carabiniere che svolge il proprio lavoro non è il nemico da abbattere, ma un uomo da rispettare poiché ha messo la sua vita al servizio dello Stato. I Carabinieri contrastano il crimine e vigilano sulla libertà. Non è accettabile non avere rispetto e riconoscenza nell’Arma dei Carabinieri in un contesto di Autonomia e Libertà. I delinquenti disprezzano il comportamento dell’Arma che mette in atto quotidianamente tutte le competenze per sconfiggere il male.

Fare il Carabiniere è una missione e non soltanto una professione. Un Carabiniere è un servitore dello Stato. L’Arma dei Carabinieri è una grande famiglia in cui a determinare il valore dei militari è la capacità di appartenenza alla causa in difesa dello Stato. Ai Carabinieri si ricorre quando ci sono situazioni di pericolo che minacciano l’incolumità del singolo cittadino o dell’intera collettività. Il ruolo dei Carabinieri è importante non solo per garantire la pubblica sicurezza, ma per salvaguardare i diritti di tutti i cittadini. All’Arma dei Carabinieri vanno rispetto e riconoscenza a prescindere dagli avvenimenti che contraddistinguono la società in cui viviamo.

All’Arma dei Carabinieri apparteneva il Vice Brigadiere ucciso a Roma e originario di Somma Vesuviana. Mario Cerciello Rega è uno dei tanti eroi uccisi con efferatezza mentre cercavano di aiutare chi era in difficoltà. Al funerale, oltre alle autorità delle Stato e a tante associazioni, c’erano oltre mille persone che hanno voluto abbracciare con la loro presenza la famiglia del Vice Brigadiere e rendere omaggio all’Arma dei Carabinieri per il loro incessante impegno su tutto il territorio. L’immagine del piazzale antistante alla chiesa e ricolmo di gente non ha cancellato le polemiche dei giorni scorsi scaturite dopo la notizia dell’uccisione del Carabiniere.

Tuttavia le parole del Generale dell’Arma dei Carabinieri sono state chiare e hanno lanciato un monito per tutti: “L’operato dei Carabinieri non è in discussione e non può subire processi nel momento del dolore”. “Siamo tutti Carabinieri” e nessuno può “gioire” per la morte di un Militare che svolgeva anche opere di volontariato, aiutando i poveri, i senza tetto e accompagnando i malati in preghiera a Lourdes. In Italia, di Carabinieri dediti al servizio per lo Stato, come il Vice Brigadiere Cerciello, ce ne sono tanti, impegnati nelle caserme e sulle strade, a vigilare sulla vita di tutti e mettendo a rischio la propria incolumità, ma la missione del Carabiniere mette in conto tutti i pericoli anche quello di rimanere vittima di atti scellerati.

Nell’ora del silenzio e della riflessione, dopo la tragica morte del Vice Brigadiere Cerciello, la giustizia faccia il suo corso e soprattutto accerti tutta la verità con la stessa trasparenza del volto sorridente di Mario. “All’incontro con i Carabinieri è bene rivolgersi con un sorriso, non beffardo, non truffaldino, ma di ringraziamento, per ciò che rappresentano, impegnati al servizio di tutti i cittadini, senza mai tirarsi indietro, neppure quando vanno incontro alla morte”.


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