Giovani, adulti e anziani, si può ricominciare a vivere anche quando la rassegnazione fa paura

(di Alberto DE LUCA)


La contaminazione ambientale è nociva. A Bisignano il conto è troppo alto. I morti per cancro crescono ogni anno. Pure senza il registro dei tumori, i numeri parlano chiaro anzi urlano. Nei vari distretti, l'incidenza delle neoplasie è triplicata. La situazione è preoccupante. In mancanza di seri provvedimenti c’è l’oblio.

Arrestare la mattanza è d’obbligo, ma a Bisignano si muore anche per le strade. Incroci pericolosi uccidono senza pietà. La vita spezzata non smuove le coscienze di chi ha responsabilità. Famiglie distrutte dal dolore per gravi incidenti. I motivi sempre gli stessi. La scarsezza di manutenzione, la carenza di opere segnaletiche e la mancanza di strumenti idonei al controllo della velocità, trasforma le strade, comunali e provinciali, in trappole mortali.

Un mondo cupo in cui la vita finisce in disgrazia. A Bisignano si soccombe di solitudine, disperazione e speranze disattese. Troppe vite rotte da gesti estremi. La tristezza che attanaglia chi soffre genera disperazione. La paura di non farcela si trasforma in atti inspiegabili e inaccettabili per la vita. Il male cammina sottotraccia e colpisce trasversalmente. Nel pantano della disperazione si annida anche la morte. Una ferita profonda che spezza i cuori dei più deboli e non lascia spazio alle speranze.

Agli esperti l’arduo compito di fare luce sulla verità, ma la paura non deve prevalere sul coraggio anche quando la prudenza non è mai troppa. A Bisignano si ammazza. La cronaca segnala e denuncia misfatti privati e uccisioni. I più vecchi ricordano anche episodi delittuosi di un passato meno recente. La memoria conserva intatte le testimonianze giuridiche. Dei crimini più recenti nessuno s’interessa, ma tutti attestano una versione personale di fatti e colpe. In passato, forse, non era dissimile.

Il silenzio non è mai una buona ragione soprattutto quando si tratta di omertà. A Bisignano si può rinascere. Ancora non tutto è perduto. Le persone devono ritrovare l'unità. Per colpa dell'indifferenza la società bisignanese è lacerata. Urge l’associazionismo contro ogni sistema che opprime e nega la libertà. Senza la luce della verità non si vede in fondo al tunnel. La ricetta prevede di ritrovare il dialogo con i figli, riattaccare la vita ai valori e abbandonare gli atteggiamenti malvagi. A Bisignano c’è bisogno di riconquistare il piacere di vivere per uscire dal buio e dalla schiavitù di un mondo troppo narcotizzato. A tal proposito è bene riaffermare la legalità, il benessere e l’amore per uscire dalla rassegnazione e rincominciare a vivere. 


 

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