Poste Italiane: nuove divise per i portalettere della provincia di Cosenza

(di Poste Italiane - Media Relations)

REGGIO CALABRIA, 10 settembre 2019 - Cambio d’abito per i portalettere della provincia di Cosenza. Sono state infatti distribuite in tutta la provincia le nuove divise di Poste Italiane: grazie ai tessuti tecnici e traspiranti certificati “OEKO-TEX Standard 100” per la sostenibilità ambientale, i nuovi indumenti sono caratterizzati da un design che unisce la funzionalità con l’estetica.

Il taglio selvaggio degli alberi è concausa del dissesto idrogeologico

(di Alberto DE LUCA)

Solamente chi rispetta la natura può comprendere l’importanza del bosco. Un tempo, i nonni impartivano ai più giovani l’insegnamento secondo cui gli alberi sono una ricchezza del mondo. Per questo, gli anziani quando dovevano procurarsi la legna per riscaldare le proprie abitazioni sceglievano accuratamente gli alberi da tagliare e per ogni pianta recisa ne impiantavano una nuova.

Il disboscamento non era praticato nemmeno dai boscaioli più inesperti a causa delle conseguenze negative che apportava alla salute dei boschi e dell’intero ecosistema. I proprietari terrieri tagliavano gli alberi in base alle proprie esigenze ma preservavano il bosco dalla pratica dell’abbattimento selvaggio delle piante.

La scarsezza di valori e la mancanza di verità tolgono dignità e ossigeno vitale

(di Alberto DE LUCA)

Nel paese dove tutto accade, c’è bisogno necessariamente di apparire pur di non soccombere alle mancanze che non possono essere colmate? Ben vengano le manifestazioni di solidarietà, ma non sono più sufficienti a rispondere al grido di allarme che s’innalza fino a raggiungere anche le orecchie più sorde. Difendere la vita, contro ogni forma d’illegalità, è un dovere di tutti. “C’è da vergognarsi del male e non della verità”. La libertà delle persone che agiscono nella trasparenza e nella giustizia deve smuovere la coscienza di chi ha responsabilità contro ogni forma di menzogna e di corruzione.

Rispetto e riconoscenza all’Arma dei Carabinieri

(di Alberto DE LUCA)

I Carabinieri non sono di destra o di sinistra ma contro il crimine e a favore della legalità. Il Carabiniere che svolge il proprio lavoro non è il nemico da abbattere, ma un uomo da rispettare poiché ha messo la sua vita al servizio dello Stato. I Carabinieri contrastano il crimine e vigilano sulla libertà. Non è accettabile non avere rispetto e riconoscenza nell’Arma dei Carabinieri in un contesto di Autonomia e Libertà. I delinquenti disprezzano il comportamento dell’Arma che mette in atto quotidianamente tutte le competenze per sconfiggere il male.

I tirocinanti calabresi continuano ad attendere segnali dalla Regione Calabria

(di Gruppo Tirocinanti Calabria)

“Sono mesi che si parla del calvario di cui sono parte lesa i tirocinanti calabresi (Enti Pubblici, Miur, Mibact, Giustizia). “Sono padri e madri di famiglia che prestano servizio per colmare l’affannosa carenza di personale (Enti Pubblici, Miur, Mibact, Giustizia) e con la corresponsione di un contributo di € 500 sufficiente a garantire, visti i precedenti periodi di crisi, una modesta ma almeno sufficiente boccata d’ossigeno.

Il vero dramma dei tirocinanti calabresi senza prospettive future

(di Gruppo tirocinanti Enti Calabria)

Sono mesi che si parla del calvario di cui sono parte lesa i tirocinanti calabresi (Enti Pubblici, Miur, Mibact, Giustizia) e alcuna soluzione sembra delinearsi all’orizzonte. Sono padri e madri di famiglia che prestano servizio per colmare l’affannosa carenza di personale (Enti Pubblici, Miur, Mibact, Giustizia) e con la corresponsione di un contributo di € 500 sufficiente a garantire, visti i precedenti periodi di crisi, una modesta ma almeno sufficiente boccata d’ossigeno.

Miracolo a Bisignano. Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c'è niente di nuovo sotto il sole

(di Rosario LOMBARDO)

(panorama Bisignano)

Volontà, zelo, savoir-faire. Con assoluta nonchalance trotterellando, cu na manu ntr’a sacchetta, l’altra a non mollare la stretta. La parolina giusta nell’orecchio giusto, e miracolo fatto, servito e pure riverito. Miracoli accussì in paese se ne scodellavano a iosa, dalla sera alla mattina, su ordinazione, a domicilio, con la regolarità delle feste comandate, dei pleniluni, degli orologi svizzeri, una puntualità puntellata …toh! Di fronte a tali rivelazioni taumaturgiche ognuno ad arrendersi, ritenendo sconveniente ‘i si mintìri a vrigogna ppi cappiellu.

L’andazzo risultava comunque generale e le novità a disertare rigorosamente l’appello. «Cittine’, ha cucinatu? ... Ghiu fazzi pasta e favi. Mi nn’erani rimasti n’atri quattri ‘ntru congelatori, e d’accussì…!»

Il paese dove tutto va bene o non ci si può fare niente!

(di Alberto DE LUCA)

(panorama Bisignano)

A Bisignano, nonostante le avversità, tutto va bene, ma quando gli eventi precipitano, non ci si può fare niente. Due luoghi comuni diffusi all’interno della comunità e nei quali c’è tutta la rassegnazione di un paese alla deriva.

Davanti agli eventi negativi, la risposta è sempre la stessa: “Tutto va bene”. Anche se si tratta di questioni delicate come quelle quotidianamente diffuse dalla cronaca giornalistica, ormai da qualche anno, c’è la tendenza a trascinare la polvere sotto il tappeto pur di salvaguardare l’immagine del paese.

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