(di Rosario LOMBARDO)
Ci vuole culo a nascere in Calabria. E ancor di più a viverci. O forse la sorte non c’entra un accidenti. Tutta questione di espedienti, stuzzicadenti, salvagenti, sorrisi e alla peggio sganassoni in mezzo ai denti.
Si galleggia, ci si imbarca e ci s‘imbraca, ci s’indigna e s’impreca sui social, ecumenicamente si distribuiscono like e cuoricini senza scontentare alcuno, economicamente si tira la cinghia anzichenò, ci si fa il segno della croce, ci si mette in fila, si tessono le fila, ci si autoflagella in pubblico e si gongola in privato e/o viceversa e si aspetta. Quanta bontà ben esposta o malriposta! Dove sta l’odio di classe? Tutti nella stessa barca, un cazzo!