Ccu nnu cori granni cumu ‘a porta ‘i ru viscuvatu!

(di Rosario LOMBARDO)

L’ignoranza è zoccola e ad ognuno dispensa le sue prestazioni per il prezzo corrisposto.

Il luogo comune è l’habitat adeguato per le idee altrui.

La capacità, il merito e l’intelligenza sono merci il cui valore è suscettibile di variazioni in base al numero dei like sui social più in voga del momento.

Una monarchia velata...

(di Emanuele IAQUINTA)

In queste ultime settimane tra sentenze assurde (trattativa Stato/Mafia) e riforma della Giustizia Cartabia, se una persona ha ancora un po' di sale nella “zucca” e non ha la testa offuscata dalle migliaia di cavolate che si leggono sui social, può rendersi conto che sempre più il cittadino vale quanto il due di picche quando la briscola è “denari”.

A Bisignano senza alcun riconoscimento dei diritti si devono eseguire i doveri

(di Alberto DE LUCA)

Quel contatore dell’acqua potabile in contrada Trentapani di Bisignano sempre fermo sugli stessi numeri ormai da mesi segnala la mancanza di acqua nello specifico tratto di rete comunale che si collega alla direttrice idrica principale proveniente dai pozzi Sant’Angelo. Qualcuno sostiene l’insufficiente presenza di acqua come causa principale del disservizio ma alla base della disfunzione c’è un problema di razionalizzazione dell’acqua che dovrebbe prevedere delle turnazioni in ottemperanza a un piano efficiente di redistribuzione della preziosa risorsa giornalmente presente in rete.

Un cuore di panna

(di Rosario LOMBARDO)

Ci vuole culo a nascere in Calabria. E ancor di più a viverci. O forse la sorte non c’entra un accidenti. Tutta questione di espedienti, stuzzicadenti, salvagenti, sorrisi e alla peggio sganassoni in mezzo ai denti.

Si galleggia, ci si imbarca e ci s‘imbraca, ci s’indigna e s’impreca sui social, ecumenicamente si distribuiscono like e cuoricini senza scontentare alcuno, economicamente si tira la cinghia anzichenò, ci si fa il segno della croce, ci si mette in fila, si tessono le fila, ci si autoflagella in pubblico e si gongola in privato e/o viceversa e si aspetta. Quanta bontà ben esposta o malriposta! Dove sta l’odio di classe? Tutti nella stessa barca, un cazzo!

Senza acqua, ma alcuni se ne accorgono solo ora...

(di Emanuele IAQUINTA)

Era da un po' di tempo che non scrivevo qualcosa, ma stasera, vista la penuria d’acqua e le temperature record registrate nella nostra cittadina, ho sentito la necessità di dire la mia opinione…

Adesso c’è il Commissario Prefettizio e molti hanno ritrovato la voce per poter sparlare sui social ed in giro, qualche politico che fino a ieri sedeva tra i banchi del Consiglio si sente prossimo “salvatore della patria”.

Associazione Ambientalista Valle del Crati: il dipartimento ambiente della Regione chiede la sospensione delle attività Consuleco

(di Associazione Ambientalista VALLE DEL CRATI Bisignano)

La nostra Associazione Ambientalista, con il presente comunicato, intende portare a conoscenza dei cittadini gli ultimi e importanti sviluppi della vicenda legata al depuratore privato Consuleco, considerato il totale silenzio sull’argomento.

È notizia di questi giorni, e precisamente del 9 agosto, la comunicazione da parte del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria alla Consuleco S.r.l., inviata per conoscenza anche

  • al Comune di Bisignano,
  • alla Provincia di Cosenza,
  • alla Direzione Scientifica dell’ARPACal Dipartimento di Cosenza,
  • alla Procura della Repubblica del Tribunale di Cosenza e all’Avvocatura Regionale,

Il sale in zucca

(di Rosario LOMBARDO)

Per molti la politica è una creatura aliena, e la politica calabrese lo è in sovramisura, come se ci fosse una specificità tutta e solo calabrese di sputare, vomitare e letteralmente farsela sotto. Di marcare, massacrare, dilapidare il territorio. La Calabria ha collezionato primati su primati, spesso in negativo, ma la Calabria non è certo un‘isola! Chiedere o esigere che la politica romana sbrogli u gliommiro di una candidatura unitaria per un fantomatico centrosinistra è solo un controsenso, perché di centrosinistra nell’orizzonte r(eg)ionale e nazionale non ce n’è stampo e perché il governo, di unità nazionale e/o non, si muove su un abusato canovaccio che si dispiega uguale a se stesso, nel modus operandi e cogitandi della politica politicante, da trent’anni e forse più. I governi si succedono, così come le amministrazioni, senza segnare il/un cambio di passo, al di là di qualche sfumatura e imbellettatura sbandierata dagli editoriali dei giornali e glorificata dai follower di turno.

Al municipio di Bisignano le difficoltà organizzative sono ormai evidenti a tutti

 (di Alberto DE LUCA)

All’entrata del municipio non c’era nessuno ma nel frattempo che ho misurato la temperatura corporea come impone il protocollo anti-Covid l’addetta allo sportello era tornata operativa per la compilazione del mio modulo d’ingresso. Intanto in sua assenza un’altra distinta cittadina (alta, bionda e di mezza età) aveva tranquillamente intrapreso le scale verso i piani superiori e senza lasciare le proprie generalità o misurare la febbre.

Troppi volti senza la mascherina si aggirano indisturbati all’interno degli uffici pubblici ma anche molte facce di consiglieri e assessori che pur avendo composto l’amministrazione dimissionaria, quindi anch’essi decaduti dopo le dimissioni del sindaco, si aggirano quotidianamente nei gabinetti Commissariali in cui ai normali cittadini è interdetto il libero ingresso.

Gli ultimi purtroppo sono tutti uguali

(di Alberto DE LUCA)

Le persone invisibili non hanno colori. Gli sfruttati sono i nuovi schiavi, neri o bianchi non fa nessuna differenza. Uno Stato non può ignorare queste categorie. Non bastano gli annunci della politica e le manovre economiche dell’ultima ora per colmare il divario tra ricchi e poveri specialmente quando a essere negata è la dignità delle persone. Basta rileggere con attenzione i primi quattro articoli della Costituzione italiana per comprende ciò che nel nostro paese è puntualmente omesso.

“L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” (…); “La repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo” (…); “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale” (…); “La repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto” (…). Tutto è diventato normale anche il fatto che lo sfruttamento dei lavoratori sia un affare di Stato.

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