Anche a Bisignano la politica alternativa dovrà avere un assoluto carattere innovativo

(di Alberto DE LUCA)


Quando qualche anno fa la Lega e Bossi affermavano che al popolo leghista nulla era impossibile la maggior parte della classe politica italiana sorrideva beffarda, anche se in cuor proprio qualcuno aveva già previsto tutto segnalando “la mucca nel corridoio” e mettendo in guardia sulla nuova realtà politica che in Italia si stava delineando.

Partendo dai voucher per i lavoratori, Bersani espresse una delle sue metafore più riuscite, sostenendo che se la sinistra non avesse rassicurato in tempi brevi nuovi valori in materia di lavoro, fisco e welfare avrebbe aperto un corridoio alla destra. A distanza di pochi anni dall’invito a togliere “la mucca dal corridoio”, Salvini debutta a Pontida da Ministro dell’Interno e Vicepremier, in quella che è già stata battezzata come l’edizione dei record del raduno leghista sul pratone.

Alle prossime elezioni in programma, la ricetta della Lega da proporre al Belpaese è quella dell’autonomia e del regionalismo, non più declinati in salsa padana, ma da rendere appetibili anche a chi vive nel meridione, fino in Sicilia. In questa direzione anche in provincia di Cosenza “cresce l’entusiasmo per la Lega con particolare attenzione verso le nuove generazioni e allo scopo di creare una nuova classe dirigente”.

Anche nella città di Bisignano è arrivato il fermento leghista e il coordinamento del partito di Salvini è stato affidato a un giovane che si avvicina alla politica per la prima volta “condividendo e apprezzando il modus operandi della Lega”. Nel paese dove tutto accade, sul cavallone della Lega, si è formato il circolo di Forza Italia e la Calabria che vuoi.

Il nuovo coordinamento nasce per dare “un segnale forte, riportare la politica nei circoli e nelle sezioni dei paesi, al fine di ripartire con la crescita che in anni di mala politica ha toccato il fondo”.

Nel momento in cui il Ministro dell’economia e delle finanze dell’attuale governo italiano fa sapere che il paese “non è in recessione ma in stagnazione” annunciando indirettamente una dolorosa previsione per il futuro, anche a Bisignano, ancora una volta, risuonano le parole che invitano la sinistra a concentrare tutte le risorse e avviare nuove misure per lo sviluppo altrimenti “la mucca nel corridoio” non busserà solamente alla porta della sinistra ma avrà un’autostrada tutta a destra.

L’idea delle opposizioni che gli attuali governanti non sono capaci di amministrare e che c’è bisogno di ritornare al passato non può essere il cavallo di battaglia dei nuovi agglomerati politici locali e nazionali perché gli italiani e anche i bisignanesi non vogliono ritornare indietro ma cercano una cosa nuova che sia diversa dalle compagini attuali, alternativa e assolutamente liberata dalle stesse facce viste e riviste.

Anche a Bisignano come in tutta la Regione Calabria la nuova proposta politica alternativa ai governi in carica dovrà per forza avere carattere innovativo e proposte immediate per lavoro e politiche sociali.


 

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