(di Francesca COSCHIGNANO - Pierfrancesco BALESTRIERI)
La mancata elezione a consigliere provinciale dell’assessore Lucantonio Nicoletti, a causa del mancato voto di una parte importante di componenti della maggioranza consiliare, restituisce da sola una prima indicazione, ovvero comprendere o addirittura sostenere le ragioni che hanno portato Lucantonio Nicoletti alle dimissioni da capogruppo.
Va da sé che non si può essere capogruppo a Bisignano e corpo estraneo a Cosenza, dove componenti della maggioranza consiliare, alcuni, nonostante gli impegni politici presi, hanno preferito votare altri candidati.
La mancanza di coesione, di spirito unitario può essere un “attentato” al progetto di Cambiamento della nostra città, che stiamo portando avanti, nonostante il nostro territorio abbia subito un decennio di dileggi e oltraggi.
La vicenda delle elezioni provinciali, che è utile ricordare e fare sapere, non è solo una questione di numeri che ballano e mancano, ma di parola data in direzione di offrire al nostro Comune, ancora una volta, la possibilità di avere un proprio rappresentante in seno al consesso provinciale e che attraverso il venire meno a questo impegno, isola ancora di più il nostro Comune ad un ruolo marginale o, a volte, subalterno, rispetto a Comuni, nonostante siano più piccoli, riescono a far eleggere consiglieri provinciali, regionali, deputati e senatori.
Per concludere, invitiamo e ribadiamo che ci sia la necessità di avere e pretendere, soprattutto, indirizzi univoci, cambiando in primis i comportamenti umani, oltre a quelli strutturali.
Esprimiamo la nostra solidarietà al consigliere Lucantonio Nicoletti, condividendo la sua scelta di dimissioni da capogruppo e l’invito che questa vicenda possa essere stimolo per il definitivo rilancio dell’azione amministrativa.