(di Mario GUIDO)
Saranno sottoposti all’attenzione del Prefetto di Cosenza e della Procura Regionale della Corte dei Conti di Calabria tutti gli atti deliberativi propedeutici all’approvazione dell’Assestamento generale del Bilancio di previsione 2015 che la maggioranza del Consiglio Comunale di Bisignano, ha voluto approvare senza voler tenere in nessun conto le osservazioni ed i rilievi avanzati dai gruppi di opposizione.
A questa conclusione sono giunti i consiglieri comunali, Francesco Fucile, Francesco Lo Giudice e Roberto Cairo che hanno deciso di illustrare all’opinione pubblica, mediante un’apposita conferenza stampa, le motivazioni che li aveva portati ad abbandonare i lavori dell’ultima seduta consiliare. All’incontro con i giornalisti locali che si è svolta nella sede del locale Circolo PD, hanno partecipato anche uomini politici, ex consiglieri comunali, comuni cittadini ed è stata coordinata da Rosario Perri, segretario del PD.
Roberto Cairo e Francesco Lo Giudice, quest’ultimo capogruppo consiliare del PD, hanno ripercorso, per sommi capi, le tesi già sostenute in Consiglio ed hanno confermato le “molte negatività che caratterizzano questa maggioranza che non partecipa alla discussione preferendo rimanere completamente passiva e delegando soltanto a due o tre di loro il compito di discutere e replicare sui vari argomenti”.
I due del PD hanno continuato con l’accusare la maggioranza “di avere affossato il paese che non da più nessun segno di crescita nella cultura, nell’occupazione, nel commercio e, soprattutto, non presenta nessun elemento che faccia ben sperare per il futuro. Sono stati commessi così tanti errori, in tutti i settori della gestione della cosa pubblica in questa città, che difficilmente si potrà recuperare nei prossimi quinquenni”. Francesco Fucile, dal canto suo, ha analizzato con la puntuale citazione di leggi e regolamenti, tutte le criticità emerse negli atti deliberativi prodotti a riprova dell’equilibrio e dell’assestamento generale del Bilancio.
Alcune di queste criticità che sono state riscontrate anche dal Revisore dei conti, nonché dal responsabile dell’Ufficio di ragioneria del Comune, potevano essere eliminate attraverso un riesame puntuale che richiedeva soltanto un breve rinvio, caparbiamente respinto dalla maggioranza. Fucile ha poi dimostrato come il mancato versamento, entro il 30 settembre 2015, da parte della Regione Calabria del benefit di 900 mila euro per la famigerata piattaforma e che avrebbe dovuto costituire un serio campanello di allarme è stato utilizzato lo stesso per pareggiare i conti in modo illecito.
Inoltre nel concludere Fucile ha affermato che se entro il 31 dicembre prossimo i 900 mila euro non entreranno nelle casse comunali, il Comune dovrà dichiarare i proprio fallimento. Per tutto questo, spetta a noi- ha dichiarato Fucile – il compito di informare, al più presto, tutti gli organismi superiori, sulla reale situazione economico-finanziaria del nostro Comune.