La Città di Bisignano integrata in un grande progetto culturale

(di Mario GUIDO)

La città di Bisignano pienamente integrata in un grande progetto culturale che prevede interventi per 150 milioni di euro. Il sindaco Umile Bisignano ha firmato il protocollo d’ intesa per la costruzione di un Partenariato, pubblico-privato, funzionale all’Avviso pubblico MIBACT volto a selezionare proposte di sostegno alla progettazione integrata di scala territoriale per la valorizzazione culturale in Calabria.

La proposta progettuale ha come titolo: “Transumanze culturali tra i due Parchi per favorire la piena valorizzazione culturale della vasta area compresa tra Pollino – Esaro – Valle Crati – Sila”. Si tratta di un progetto ambizioso e di vaste proporzioni che vede la città di Bisignano pienamente coinvolta. Al Partenariato, con capofila la città di Castrovillari, hanno aderito 45 comuni che vanno dal Pollino alla Sila passando per la Valle del Crati e fino al Tirreno.

Sono coinvolti 180 mila abitanti per una richiesta di finanziamento di 150 milioni di euro. L’Amministrazione comunale di Bisignano intende privilegiare progetti culturali che riguarderanno, principalmente, la religiosità, favorendo, in tutti i modi possibili, la diffusione della conoscenza di Sant’Umile e del suo Santuario e l’arte d’eccellenza moltiplicando le iniziative volte a conservare e perpetuare la liuteria che trova i suoi presupposti storici e culturali nella tradizione della dinastia dei liutai De Bonis.

In merito a quest’ultimo aspetto della tradizione artistica e culturale di Bisignano, l’Amministrazione Comunale intende utilizzare le risorse che potranno venire dalla partecipazione al progetto di cui all’avviso pubblico MIBACT, proprio per rendere fruibile il Museo della Liuteria, già pronto sulla Collina Castello. Il piano terra della struttura potrebbe essere utilizzato da giovani liutai presenti sul territorio come laboratorio, mentre il piano superiore potrebbe essere adibito ad area museale, vera e propria, dove poter conservare ed ammirare gli strumenti musicali lasciati dai celebri maestri liutai, Nicola e Vincenzo De Bonis.

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