Santuario, si muoverà qualcosa in autunno?

(di Mario GUIDO)


Persistono le difficoltà burocratiche che hanno impedito, finora, l’inizio dei lavori di messa in sicurezza del Santuario di Sant’Umile a Bisignano. I lavori, il cui progetto è stato approvato più di un anno fa, sono stati appaltati dalla ditta “Appalti E Costruzioni Civili S.r.l.” di Pontegandolfo (BN) per l’importo complessivo di poco più di 500 mila euro.

Si tratta della creazione di una serie di micropali a ridosso del versante posteriore della collina su cui insiste il complesso monastico da oltre ottocento anni e di una trave che, insieme, dovranno sostenere una larga piattaforma a servizio di tuto il lato posteriore del Santuario. Oltre questa struttura il cemento armato, gli altri lavori consistono in interventi di ingegneria naturalistica che dovranno interessare il versante collinare fino al fondo valle.

La costruzione dei micropali richiede il controllo dei relativi calcoli da parte degli uffici preposti del Genio Civile che, nonostante siano trascorsi diversi mesi, non ha dato ancora il suo parere e, sembra, che abbia richiesto altri elementi integrativi. Frattanto il tempo passa inesorabilmente e si avvicina sempre più la fine dell’anno antro la quale dovranno essere rendicontati tutti i lavori appaltati, pena la possibile perdita dei relativi finanziamenti.

Senonché risulta che su circa 180 progetti riguardanti interventi di mitigazione del rischio idrogeologico in Calabria, pare che soltanto quattro sarebbero stati portati a compimento. Se le cose stanno veramente così, si può già ritenere sicura una deroga alla rendicontazione dei vari interventi con relativo rinvio di tutte le scadenze. Per i lavori del Santuario di Sant’Umile, una volta risolto il problema con il Genio Civile, si può passare alla consegna dei lavori alla ditta appaltatrice che già da adesso, si dice disposta ad allestire il cantiere nel più breve tempo possibile, così da dare inizio ai lavori entro la prima quindicina del prossimo mese di ottobre.

A questo punto c’è da sperare che l’incipiente autunno sia abbastanza dolce e mite da consentire l’esecuzione dei micropali e della relativa struttura in cemento armato, senza il disturbo della pioggia, il resto non presenta problemi insormontabili. Una volta avuto inizio i lavori esterni al Santuario, si dovrà intervenire per il recupero della Chiesa della Riforma, chiusa al culto dal febbraio 2010.

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