A secco...

(di Emanuele IAQUINTA)


Due intere giornate senza acqua dai rubinetti, questo è il triste weekend, non di un fine settimana estivo bensì di metà ottobre, che stanno vivendo la maggior parte dei cittadini bisignanesi, gli anni 2000 si possono vivere in città come Tokyo, ma non a Bisignano, dove sembra essere ritornati al medioevo, all’epoca non c’eravamo e forse i servizi funzionavano pure meglio…

Zero comunicazione dall’Amministrazione se non nelle tarde giornate di sabato e domenica, dove le persone aspettavano speranzose almeno un minimo di acqua per far riempire le cisterne, ma che alla fine hanno dovuto organizzarsi singolarmente per poter permettersi di fare il minimo necessario.

Tra SoRiCal ed Amministrazione dividiamo le colpe al 50%, i primi, gestori della rete idrica regionale (53,5% Regione Calabria, 46,5% i francesi di Veolia) che da anni chiedono sempre tariffe più alte ai Comuni, senza investimenti sulle sempre più fatiscenti infrastrutture, e gli Amministratori Comunali che non si impegnano ad una corretta informazione verso i cittadini.

Una situazione assurda se pensiamo che siamo al 2020…

Ricordiamo ancora la foto del 2017, postata sui social, del neoeletto sindaco Lo Giudice (cliccate qui per vederla), che osservava dal basso una tubatura della condotta idrica comunale, come se bastasse fare questo per risolvere una problematica che, specie nella nostra cittadina, va avanti da decenni senza una corretta soluzione.

Nel 2011 siamo stati chiamati a votare un Referendum per togliere le aziende private dagli acquedotti nazionali ed oltre il 95% degli italiani ha detto SI’, è arrivato il momento di farlo attuare questo esito, perché non si può continuare a far arricchire aziende private, tra l’altro non italiane, su un bene di prima necessità qual è l’acqua e continuare a vivere specie qui in Calabria da retrogradi…


 

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