Una democrazia malata non si può solo vaccinare

(di Alberto DE LUCA)


Credete veramente di poter ancora esprimere ciò che pensate? Io non so rispondere a questa domanda ma ho l’impressione che dire ciò che si pensa in un mondo come il nostro serve poco o niente. Provate per esempio a esprimere un’opinione negativa sulla gestione della pandemia e capirete il senso della mia affermazione.

Mai come in questo tempo si parla d’informazione corretta contro ogni fake news anche quando non si capisce bene il confine esatto. Il disagio si percepisce ma è obbligatorio fare silenzio. Allora il pensiero va a quei deputati dell’Assemblea Costituente Italiana eletti nel 1946 e ai partiti che li rappresentavano ma senza fare torto a nessuno, compresi coloro che oggi ignorano la storia e il fatto stesso che essi siano esistiti.

All’ultimo anche chi è d’accordo finisce per storcere il naso contro ogni rivoluzione e accettare di buon grado la causa comune che dovrebbe salvarci prima dal fallimento economico e dopo dalle grinfie della morte. Le polemiche non servono a nulla specialmente in un momento delicato come quello in atto ma l’assottigliamento generalizzato nei confronti dei valori democratici meriterebbe più attenzione da parte di tutti.

L’accusa di provocazione nei confronti di chi tenta di esprimere pareri diversi rispetto alla delicata situazione globale è insopportabile anche nei confronti di tutte le forme di tolleranza puntualmente classificate come opinioni destabilizzanti. C’è qualcosa che non funziona all’interno dei circuiti democratici di oggi. A qualcuno interessa veramente trovare il guasto e risolverlo?

La cultura dell’usa e getta ha invaso la nostra vita quotidiana generando l’idea che se una cosa non va si cambia con una nuova ma senza sapere a cosa si va incontro. I contrari alle teorie complottiste affermano la cultura del mondo globale a cui tutti dobbiamo uniformarci e che quindi il problema della compressione democratica anche se percepito siccome riguarda tutti non deve destare particolari allarmismi.

Il ragionamento puramente logico sarebbe quello di dissentire da certe teorie ma non è così semplice specialmente quando il mondo è ormai incuneato in un processo a imbuto in cui tutto viene confluito nel grande frullatore globale. Nei ragionamenti si dice che non bisogna mai scadere nella banalità ma anche qui non si riconoscono i limiti del discernimento fra chi esprime un’opinione diversa rispetto al correttamente politico o a ciò che si deve affermare per una mera questione di equilibrio sociale.

A tal proposito è bene ricordare anche a chi preferisce la nuova storia di matrice Europea che una Repubblica Democratica è una forma di governo che opera sui principi adottati da una Repubblica e da una Democrazia piuttosto che essere un incrocio tra due sistemi completamente separati o superati per continuare il gioco di parole.


 

 

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